sabato 12 dicembre 2009

L'Ultimo eroe non deve morire


La notte tra venerdì 11 e Sabato 12 Dicembre fuori dal tribunale di Monza in piazza Garibaldi, militanti di CasaPound Monza hanno affisso uno striscione di solidarietà all'ex comandante del Crimor e diffuso decine di volantini di rivendicazione dell'azione e di ricordo della vicenda.

“E' solo di poche settimane fa la notizia della revoca della scorta al famoso Capitano Ultimo, uomo dell'antimafia e artefice principale dell'arresto del boss Totò Riina: questo è l'ultimo colpo basso inferto ad un eroe del nostro tempo; CasaPound Monza esprime la sua totale solidarietà al Capitano”. A dichiararlo è Michele Cavenago, responsabile brianzolo dell'associazione CasaPound Italia.

“La scritta sullo striscione, l'Ultimo eroe non deve morire, vuole tenere alta l'attenzione sui pericoli che corre il Capitano a causa della sua lotta alla mafia: a seguito dell'arresto di Riina - prosegue Cavenago - i maggiori esponenti dell'associazione mafiosa hanno condannato a morte questo servitore dello Stato. Negli anni successivi una serie di accuse infamanti hanno colpito Ultimo e gli uomini che hanno collaborato alle indagini, tra cui addirittura il favoreggiamento di Cosa Nostra, il tutto su dichiarazioni spesso non verificate di pentiti. Ecco l'ultimo colpo, il ritiro della scorta ufficiale”.

“Ora sono una serie di volontari delle forze dell'ordine a contribuire durante il tempo libero alla scorta di Ultimo, ex uomini del Crimor principalmente; è desolante vedere come anche in questo caso limite sono i privati cittadini a doversi sostituire ad uno Stato inefficiente o inesistente”.

“L'Italia è uno strano paese - conclude Cavenago – ci si accorge delle persone straordinarie nel momento in cui passano a miglior vita; speriamo che in questo caso non si debba giungere a tanto. Abbiamo visto e ascoltato troppi attentati ed esplosioni, non vogliamo che ce ne siano altri:

L'Ultimo eroe non deve morire”.

martedì 1 dicembre 2009

Casapound Monza: rispettare i termini per i lavori di rifacimento delle strade



“Fino a due anni fa via Bergamo, con i numerosi negozi, era ideale per lo shopping. Ora è un unico cantiere”. A dichiararlo è Michele Cavenago, responsabile di CasaPound Italia Monza che denuncia i ritardi del Comune sui lavori di rifacimento stradale in alcune vie di Monza. Come in via Bergamo dove i lavori che ormai da due anni bloccano le strade e che rendono problematico l’accesso ai negozi, sarebbero dovuti terminare agli inizi di novembre.

“A rimetterci non possono essere sempre i commercianti ed i cittadini se il Comune non riesce a mantenere i termini stabiliti. Senza contare che nella stessa zona, in via Raiberti, sono iniziati altri lavori che di questo passo stanno trasformando Monza in un immenso cantiere”.

Durante un incontro con l'assessore ai lavori pubblici Osvaldo Mangone, i commercianti hanno reso noto il loro timore che, come lo scorso anno, durante il periodo di Natale la difficoltà d’accesso ai negozi porti via molti clienti.

“E' importante – prosegue Cavenago - che vengano stabiliti tempi certi per la conclusione dei lavori, prima della settimana di Natale. Si potrebbe valutare l'ipotesi di turni straordinari degli operai, o l'assunzione a tempo determinato di ulteriore personale. Sicuramente è fondamentale l'installazione di passaggi pedonali stabili e 'decorosi' attraverso i cantieri, in modo da rendere agibile l’accesso ai negozi. Dopo quello dello scorso anno, - conclude Cavenago - è giusto che i Monzesi, questo Natale, possano fare tranquillamente acquisti nelle zone di Via Bergamo in modo che i commercianti non abbiano ulteriori ostacoli di natura 'ambientale' oltre alla crisi economica mai finita”.


CasaPound Monza